lunedì 24 settembre 2012

Finché le stelle saranno in cielo


La settimana scorsa ho finito di leggere il libro di Kristin Harmel
"Finché le stelle saranno in cielo" edito da Garzanti.
Il libro intreccia il presente di una famiglia che vive in America,
a Cape Code, ad un passato doloroso.
La nonna Rose che è ammalata di Alzheimer si trova in una casa
di cura  e sta perdendo la memoria velocemente.
La  figlia Josephine è morta da qualche anno di cancro al seno.
La nipote Hope gestisce la pasticceria di famiglia, ma si ritrova
divorziata, sola, con la figlia Annie che la detesta e un sacco di
debiti. Un bel giorno la nonna Rose, in un attimo di rara
lucidità, consegna alla nipote una lista di nomi chiedendole
di partire per Parigi per trovare questi parenti.
Inizialmente sembrano i soliti vaneggiamenti di una povera
vecchia signora e invece, pian piano, Hope scopre una pista.
Il viaggio a Parigi è utilissimo e Hope scopre con grande
meraviglia che sua nonna era ebrea. La ricerca continua e
sono tanti  i colpi di scena. Si scoprono cose sull'Olocausto
che ignoravo ed è per questo che questo romanzo è una
vera rivelazione. E' un libro intenso, che regala commozione
e una vasta gamma di emozioni. Spesso i capitoli iniziano
con una ricetta di biscotti o dolcetti o torte. La cucina, mai
come in questo libro, diventa mezzo di condivisione e unione
di varie etnie, culture e religioni. Ci sono libri che aprono gli
occhi ed il cuore. "Finché le stelle saranno in cielo" è uno di
questi. Un libro colmo di speranza e di fede.

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