martedì 25 maggio 2010

L'assaggiatrice

Giuseppina Torregrossa con il suo libro
"L'assaggiatrice", edito da Rubbettino, ci
accompagna  in Sicilia in un' atmosfera
rovente, fatta di carnalità, sensualità e
sessualità. Anciluzza viene abbandonata
dal marito Gaetano, che le lascia
la responsabilità di due figlie e i debiti.
Anciluzza, che per fortuna, è laureata
e ha spirito d'iniziativa apre, nei mesi
estivi, un chiosco vicino al mare.
Quest'attività la riporta a socializzare
e a prendere fiducia in sè stessa.
Il filo conduttore è il cibo che
Anziluzza prepara per amici, ospiti
ed amanti.
Il cibo diventa il viatico per quella
libertà  sessuale che Anciluzza non
si era mai azzardata a chiedere,
nemmeno a sè stessa.
Le preparazioni culinarie accompagnano
sempre forte eccitazione, fantasie sessuali
esplicite, amplessi.
Di sicuro questo è un libro che,
detto simpaticamente, risveglia
l'ormone e le ricette sono da provare
anche perchè portano con loro la
tradizione siciliana.
Un romanzo questo a tinte forti che sottolinea
quanto il cibo sia legato alla passionalità
e al principio del piacere.
Riporto una ricetta preparata da Anciluzza
per un  incontro particolare.......

Biancomangiare al latte di mandorle

-acqua lt1
-mandorle bianche tostate
-zucchero g 250
-amido g 70
-la buccia di un limone

Frullare le mandorle tostate insieme
con l'acqua; cuocere in un tegame a
fuoco dolce il latte di mandorle
ottenuto, lo zucchero, l'amido,
e la buccia di un limone, facendo
attenzione a non formare grumi.
Mescolare  continuamente fin
quando il composto si sarà
rassodato. Versare la crema
in appositi stampini umidi  e
sulla superficie spolverare un
pò di cannella. 
Appena fredda, sformare e servire
dentro alla buccia di un limone.

Bon appetit e attenzione agli effetti collaterali...

mercoledì 19 maggio 2010

Racconti di pane

Susan Seligson nel suo "Racconti di pane"-Per
erranti appassionati che mordono la vita-(ed.fbe)
narra bellissimi resoconti di viaggio, soffermandosi
sulle caratteristiche geografiche di un paese,
approfondendone la storia e le tradizioni, ma
soprattutto analizza come viene preparato
e cotto il pane.
Il pane è la base di ogni alimentazione ed è
l'alimento più antico e tradizionale, legato
alle religioni, alle rivoluzioni e ai cambiamenti.
I racconti sono tutti interessanti e ben scritti,
ma certamente alcuni mi sono rimasti più
impressi.
Bellissima la descrizione di Fez e della sua
casba dove l'autrice va a caccia di forni collettivi.
Le donne marocchine preparano il loro pane
in casa, con la firma della famiglia, ma il pane
viene cotto in uno dei forni presenti in città.
Alla fine di ogni capitolo, l'autrice ci fornisce
una ricetta di pane per ogni paese visitato,
così potremo, noi stessi, preparare il pane
schiacciato beduino,il pane tradizionale
marocchino, il pane nero lievitato
di Ballymaloe(Irlanda), il pane azzimo,
il pane fritto di Rosie(Nuovo Messico),
i panini dolci alla campagnola di zia Eunice
(Alabama), il roti Brijendra(India), la
baguette(Francia).
Consiglio questa lettura perchè ci spiega
al meglio la dimensione sprituale del pane,
come sia presente in modo diverso in ogni
religione e come il pane simboleggia la
capacità umana di adattamento e
creatività e sia garanzia del perpetuarsi
di tradizioni, feste religiose e dell'identità
di ogni paese.
Buona lettura e scrivetemi!

martedì 11 maggio 2010

Fragole e champagne

Il romanzo"Fragole e champagne" di
Sarah -Kate Lynch (Ed.Sperling & Kupfer)
è ambientato in Francia, appunto nella
regione dello Champagne, precisamente
nel villaggio di Saint-Vincent-sur Marne,
nella maison Peine.
Il padrone della Maison muore e la figlia
ormai quarantenne, Clementine, rimane
sola ad occuparsi di tutto.
Clementine non è per niente in forma, è
ingrassata, trascurata e sciatta.
La sua vita sembra condannata alla solitudine.
A rompere questa  solitudine si fanno vive due
sorelle a lei estranee, accampando il diritto ad
ereditare la loro parte.
Oltre al problema dell'eredità, si creano tensioni
e rancori che riguardano temperamenti ed abitudini
diversi. Ogni sorella ha i suoi fantasmi da
affrontare.
Grazie al personaggio, quasi surreale, della
Petite e allo zingaro Hector si arriva ad una
soluzione.
Per me che amo la Francia, immergermi nelle
atmosfere della campagna francese è stato un
sogno e leggere questo romanzo è stato
utilissimo per imparare, almeno in  teoria,
tutte le tecniche per produrre champagne,
dalla vigna, passando per le botti e
arrivando all'imbottigliamento.
Fragole e champagne è un libro facile e leggero,
uno di quei libri in cui è previsto il lieto fine.
Ma perchè no? A me è piaciuto e mi sono
ripromessa di andare prima o poi nella regione
dello Champagne  per le degustazioni....che bel
vivere!
Aspetto i commenti!

martedì 4 maggio 2010

Marchesi si nasce

In  "Marchesi si nasce"-questa è la mia storia-
(Rizzoli)ripercorriamo, grazie al racconto di
Gualtiero Marchesi, la vita di un uomo, che
con grande naturalezza, ha raggunto le sue
mete e realizzato i suoi sogni.Grande naturalezza
perchè sembra che Marchesi, pur con grande
determinazione e fermezza, abbia semplicemente
seguito la sua indole, individuato la sua strada e
l'abbia percorsa senza tentennamenti, nè incertezze,
nemmeno curandosi dei concorrenti o avversari.
Gualtiero Marchesi ha  semplicemente compiuto
il suo grande destino.
Nel libro ci insegna che per essere innovatori,
bisogna guardarsi attorno, leggere, studiare,
essere curiosi e prendere spunti dall'arte e
dalla musica.
Dopo essere stato in Francia ad apprendere
dai più grandi chef, Marchesi è tornato in Italia
e il frequentare persone vivaci e colte, mostre
e concerti gli ha permesso di assorbire la
bellezza ed inserirla nei suoi piatti leggendari.
Ha imparato, assorbito e rielaborato e, quando
è stato pronto, ha scelto di insegnarlo ad altri.
Ammettendo, che l'insegnamento rende davvero
immortali, Marchesi  ha istruito, nella scuola
internazionale "Alma ", centinaia di chef che 
ora  sono sparsi per il mondo e che continuano
a chiamarlo  " Maestro".
Essendo io appassionata d'arte ammiro molto i piatti
inventati con riferimento ad essa come il "dripping"
di Pollock,"quattro paste" indotta da un opera di
Wahrol o" riso oro e zafferano" legato  all'arte
antica (o azzardo quella del secessionismo di
Klimt).
Alla fine del libro troviamo le ricette dei capolavori
di Marchesi che, generosamente, ci ha donato perchè
l'arte sia di tutti.