mercoledì 21 novembre 2012

Il gatto del vecchio formaggio


Oggi vi proporrò un libro che sarebbe per ragazzi, ma
va benissimo anche per adulti, con ancora tanta
fantasia e tenerezza nel cuore.
Si tratta di "Il gatto del vecchio formaggio"di Carmen
Agra Deedy  e Randall Wright, con disegni di Barry
Moser e traduzioni di Tommaso Galvani, edito da
Rizzoli.
"Ye olde cheshire cheese" è la locanda del veccho
formaggio, londinese frequentata anche da Dickens.
Incredibilmente vi farà perfino visita la Regina.
Oltre che dagli avventori questo posto che profuma
di formaggio è frequentato da gatti, topi, corvi.
Il protagonista è un gatto certosino di nome Skilley,
un gatto di strada che nasconde un segreto
inconfessabile.C'è un topo di nome Pip che a
segreti non scherza neppure lui. Un racconto di fantasia,
questo, dove topi, gatti e corvi possono condividere
il senso dell'amicizia, dell 'onore e insieme combattono
le loro paure, affrontandole. Con un pezzo di formaggio
tutto può cambiare, soprattutto quando è il più buono
di Londra. Non mancano le citazioni colte, Dickensiane,
che fanno di questo libro un vero gioiello.
La copertina del libro è una meraviglia ed è quella che per
prima mi ha convinto a comprare il libro. Per aumentare la
magia delle feste imminenti non fatevi scappare questa
staordinaria storia e buon formaggio a tutti!

lunedì 12 novembre 2012

La cena degli addii


Inizio col dire che i libri editi da Neri Pozza hanno, a mio
avviso, le copertine più belle. Mi attraggono, mi conquistano
con queste immagini astutamente scelte e che promettono
di farmi leggere un gran bel libro. Mantengono sempre le
promesse. E' il caso de"La cena degli addii" scritto da Ito
Ogawa ed edito, appunto, da Neri Pozza. Il cibo, lo dico
da sempre (e non solo io), è condivisione, gioia, seduzione,
amicizia, unione, amore. Una festa insomma. Prima di leggere
questo libro non avevo mai pensato che il cibo potesse in qualche
modo celebrare anche la perdita nelle sue svariate forme. Anche
la perdita ha bisogno della solennità di un banchetto, anche la perdita
ha un sapore e non necessariamente deve essere amaro.
La scrittrice con grande delicatezza affronta temi difficili, pesanti e
ci mette talvolta anche poesia e umorismo.
La formula del libro è il racconto e ci da la possibilità di cogliere
diversi punti di vista di fronte alla morte o alla fine di un amore.
Sempre di addio si tratta e tutti sappiamo quanto può essere crudele.
Ito Ogawa permette ai suoi personaggi di lenire il dolore con del
buon cibo e insegna loro che la vita può continuare ad essere bella
anche per un breve attimo. Il libro è ambientato in Giappone
e viene sottolineato come nella civiltà giapponese il culto del cibo
sia così importante e sottolinei ogni fase dell'esistenza e diventi rito.
C'è un racconto che mi ha particolarmente colpita : una coppia sta per
separarsi, dopo 10 anni di convivenza, e decide di andare nella penisola
di Noto  per consumare un'ultima cena speciale a base di funghi Matsutake.
I due consumano una cena luculliana  a base anche di sashimi di cernia
macerata con alga Kombu. Tutto inaffiato da tanto saké.
I due non parlano, mangiano e bevono soltanto. L'indomani mattina, dopo
un sonno alcolico, ripartono per intraprendere le loro nuove vite.
Mi è sembrata questa una prova difficilissima. Senza parole accettare
un' ineluttabile fine e sapere che si dovrà andare avanti da soli o
con qualcun altro. Tutto quel cibo squisito ha sospeso tutto, anche il dolore.
La genialità di questi racconti è ricordarci che la fine è solenne quanto un inzio
e va celebrata con tutti gli onori.
Cibarsi non è solo un atto necessario al nostro sostentamento fisico.
Preparare una pietanza con arte e mangiarla incidono sulle nostre emozioni
e sui nostri sentimenti. Anche una cena d'addio può diventare indimenticabile.
L'autrice vuole consolarci dicendo che tutto questo fa parte della vita e di
non disperarci troppo.
Un libro davvero originale, con un punto di vista sul cibo davvero nuovo.


giovedì 8 novembre 2012

Nutella


In casa ho un divoratore di barattoli di Nutella,
la spalma sul pane con la cazzuola e via che andare.
Io lo ammetto, sono più un tipo da tavoletta di cioccolato
extrafondente al peperoncino, magari di Modica.
Ma quando la tua dolce metà è così golosa di Nutella,
non fai di tutto per renderla felice?Così gli ho comunicato
che sono in possesso di un libro magico che trasforma la
Nutella in dolci elaborati e di tutto rispetto. Il libro è
"Nutella. 30 ricette top" le cui ricette sono di Sandra Mahut
e le fotografie di Nathalie Carnet, edito da Tea.
Gli ho letto negli occhi la felicità. Così gli ho prospettato
una bella fonduta con nutella e frutta, una millefoglie
rapida, un tortino di cioccolato con cuore morbido di Nutella,
i muffin, i biscotti al cioccolato e nutella, la torta di compleanno
tipo "Foresta Nera", i brownies alle noci pecan, il dolce
marmorizzato, il plumcake con nutella e pastinaca, il salame al
cioccolato, il tiramisù con nutella, la crème brulée con nutella,
i tartufini e via ! La Nutella o la si ama alla follia o la si odia.
E' una filosofia di vita e ricordo la scena del film "Bianca" dove
Nanni Moretti ha di fronte un vaso gigantesco di Nutella e se la
spalma sul panino per affogare l'ansia che lo attanaglia.
Io quando vedo il mio compagno strafogarsi di Nutella, lo immagino
ancora piccino e credo quel panino sia la sua coperta di Linus.
A volte lo sgrido, per il suo bene, perchè mica si può esagerare,
ma altre lo lascio tornare piccino in santa pace...
Ecco la sfida per me e per voi : trasformare quel barattolo in grandi
capolavori di pasticceria!
Pronti, partenza, via!


lunedì 5 novembre 2012

La cucina della felicità


Il cofanetto "La cucina della felicità" edito da Gremese
Editore è il regalo perfetto. Manca ancora un pò a Natale,
ma ognuno di noi comincia  già a pensare ai regali.
Questo lussuoso cofanetto contiene sette libri, ognuno con
una tematica: salute, amicizia, amore, prosperità, serenità,
fortuna, successo. Sono libri di ricette ispirati dalla cucina
francese e per questo molto raffinati e chic.
L'anno scorso avevo ricevuto in regalo per il mio compleanno
il cofanetto "La cucina dei 7 peccati "e per me era stata una
meravigliosa sorpresa.
Ne "La cucina della felicità" le ricette sono caratterizzate
dalla presenza di materie prime di grandissima qualità.
Le spiegazioni sono esaustive e chiare e le foto a dir poco
meravigliose.
Spesso si trovano ingredienti tipicamente francesi, introvabili
in Italia che possono essere sostituiti. Ogni libro contiene
il capitolo degli antipasti, dei piatti principali, dei dolci  e un
glossario dove si spiegano la provenienza e le caratteristiche
di alcune materie prime sconosciute in Italia.
Vorrei riportare una ricetta presente nel libro dell'amicizia
che non è culinaria, ma di vita.

La ricetta dell'amicizia

per 2 persone   tempo di preparazione: da 2h a una settimana
tempo di cottura: svariati anni

700 g di buonumore
400 g di fiducia
300 g di senso dell'umorismo
500 g di buona volontà
3 cucchiai di comprensione
Empatia senza moderazione

Mettete a nudo i vostri sentimenti
eliminate la gelosia e l'amarezza
per ottenere la quintessenza della sincerità

Dividete in pezzi per condividere
condite con simpatia
spolverizzate con aiuto immediato e comprensione

Aggiungete un pò di determinazione
e cospargete di umorismo e gioia.

Otterrete in questo modo un'amicizia sincera e duratura!

In più pubblico qualche foto di ricette a dir poco superlative.
Non perdete questa occasione di rendere felici voi stessi e i
vostri cari.
Un regalo eccezionale!