lunedì 18 aprile 2011

Il club delle ricette segrete


E' stato un vero e autentico piacere leggere il
romanzo  di Andrea Israel e Nancy Garfinkel
dal titolo "Il club delle ricette segrete", edito da
Garzanti. Il libro è quasi totalmente un epistolario
tra due amiche, Lilly e Val, che ad ogni lettera
accludono una ricetta perché hanno fondato
"Il club delle ricette segrete".
E' un libro che narra le vicissitudini di queste
amiche e analizza tutte le sfacettature dell'amicizia,
in genere.
Lilly e Val sono diametralmente opposte.
La prima è estroversa e sicura di sé, la seconda è
timida, studiosa e intelligente.
Nonostante tutto  le unisce un'amicizia profonda
che, ad un certo punto del libro, si spezzerà
per malintesi e incomprensioni.
Il libro riserva anche un colpo di scena e ci svela
un segreto, tenuto nascosto per anni.
Questa amicizia inizia da giovanissime e si sviluppa
nel tempo, mostrandoci tutte le trasformazioni delle
protagoniste.
Il filo conduttore è la cucina e ogni pietanza
rispecchia uno stato d'animo o un avvenimento.
Come dimenticare Lasagne "Pene d'amore"o
baci al Caramello e mandorle "primo bacio",
Torta ai mirtilli "scaccia la malinconia", Hamburger
"un posticino tutto mio" etc...
Verso la fine si saprà se le due, ormai donne adulte,
decideranno di ricucire l'amicizia o di andare
ognuna per la propria strada.
Questo romanzo è ben riuscito, perchè rispecchia
la realtà, mostra le debolezze e la vulnerabilità
delle persone, palesa le imperfezioni dell'animo
umano.
E ' un libro sul perdono, soprattutto di noi stessi,
ma anche dei propri genitori e delle persone
a noi più care.
Non si può perdonare tutti, ma quando l'amore
supera il rancore sappiamo che possiamo salvare
un rapporto.
Il cibo con la sua magia, fa ritrovare l'equilibrio,
e l'amore sovrasta ogni cosa.
Il cibo, mai come in questo libro, è amore, amicizia
e forza.
Buona lettura e buon appetito!

lunedì 4 aprile 2011

Una ricetta per foodbooks

Ho deciso di lanciare il mio primo contest.
Il titolo è" Una ricetta per foodbooks" perchè
per partecipare dovrete scegliere un libro da me
recensito, fino ad ora, leggerlo e ideare una ricetta
adatta corredata di foto.
Potrete inviare il materiale completo di recapiti
al mio indirizzo elettronico montisara71@tin.it
Esaminerò il materiale e premierò la ricetta più
suggestiva. Il premio è ovviamente un libro, nuovo,
a sorpresa, non ancora recensito da me. Il vincitore
vedrà pubblicata la sua ricetta sul blog Foodbooks.
Per chi partecipa, avendo un blog, dovrebbe
inserire, sul suo blog,  il mio banner che trovate
in fondo alla pagina.
La scadenza del contest è il 30 maggio 2011.
Al vincitore verrà recapitato il libro a mezzo
raccomandata. I recapiti e i dati personali
non verranno divulgati. Spero parteciperete
numerosi, così la gara sarà più divertente!
A presto e buona fortuna!

venerdì 1 aprile 2011

Il gambero nero

Sono rimasta particolarmente colpita dal nobile lavoro
svolto dallo scrittore Michele Marziani e dal fotografo
Davide Dutto nel volume "Il gambero nero"- Ricette
dal carcere, edito da Cibele (http://www.cibele.it/).
I due si sono recati, quasi ogni giorno, per un anno in
un carcere di Fossano, in provincia di Cuneo, per vivere
il rapporto che i detenuti hanno con il cibo.
Ne viene fuori un lavoro di grande umanità dove
i detenuti vengono immortalati nei loro momenti
più quotidiani e soprattutto, verso sera, quando possono
prepararsi la cena, in cella, con mezzi di fortuna e tanta,
ma tanta adattabilità e ingegno.
Il cibo diventa così momento di aggregazione e
condivisione, passatempo, ma soprattutto un momento
quasi proustiano della memoria dove si ricordano
gli affetti, la propria terra e i momenti felici.
Preparare le pietanze, con tempi lunghissimi  tiene
occupati la mente e il corpo e dona speranza e
voglia di vivere.
L'introduzione di Michele Marziani ci fa conoscere
meglio e più da vicino i detenuti, la loro dignità
nell'affrontare una prova molto dura.
Le foto di Davide Dutto sono tutte in bianco e nero,
d'impatto e veicolo di forti emozioni e di empatia.
Alla fine del libro ci sono tutte le ricette dei detenuti
che sono gustosissime e da provare per renderli
orgogliosi.
Vi consiglio questo libro per la forza che trasmette,
per la voglia di vivere che trasuda e perchè ci aiuta a
non dare mai niente per scontato, soprattutto la libertà
che Dutto fotografa con gli occhi dei detenuti ed
è rappresentata dal volo di uno stormo di uccelli.