venerdì 1 aprile 2011

Il gambero nero

Sono rimasta particolarmente colpita dal nobile lavoro
svolto dallo scrittore Michele Marziani e dal fotografo
Davide Dutto nel volume "Il gambero nero"- Ricette
dal carcere, edito da Cibele (http://www.cibele.it/).
I due si sono recati, quasi ogni giorno, per un anno in
un carcere di Fossano, in provincia di Cuneo, per vivere
il rapporto che i detenuti hanno con il cibo.
Ne viene fuori un lavoro di grande umanità dove
i detenuti vengono immortalati nei loro momenti
più quotidiani e soprattutto, verso sera, quando possono
prepararsi la cena, in cella, con mezzi di fortuna e tanta,
ma tanta adattabilità e ingegno.
Il cibo diventa così momento di aggregazione e
condivisione, passatempo, ma soprattutto un momento
quasi proustiano della memoria dove si ricordano
gli affetti, la propria terra e i momenti felici.
Preparare le pietanze, con tempi lunghissimi  tiene
occupati la mente e il corpo e dona speranza e
voglia di vivere.
L'introduzione di Michele Marziani ci fa conoscere
meglio e più da vicino i detenuti, la loro dignità
nell'affrontare una prova molto dura.
Le foto di Davide Dutto sono tutte in bianco e nero,
d'impatto e veicolo di forti emozioni e di empatia.
Alla fine del libro ci sono tutte le ricette dei detenuti
che sono gustosissime e da provare per renderli
orgogliosi.
Vi consiglio questo libro per la forza che trasmette,
per la voglia di vivere che trasuda e perchè ci aiuta a
non dare mai niente per scontato, soprattutto la libertà
che Dutto fotografa con gli occhi dei detenuti ed
è rappresentata dal volo di uno stormo di uccelli.

1 commento:

  1. Deve essere stata un'esperienza unica, il vedere da vicino la vita oltre le sbarre....Grazie per il suggerimento Sara. Buon fine settimana.

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