martedì 29 marzo 2011

Il libro dell'assenzio

Davvero interessante "Il libro dell'assenzio"di Phil Baker edito
da Voland. Si tratta di un saggio, di un escursus storico-culturale
di una bevanda che non è solo un liquore pericoloso, denominato
" la fata verde", ma è simbolo ed espressione di un'epoca.
Parliamo della Francia de fin de siècle, in piena Belle Epoque.
Gli intellettuali si incontravano nei Caffé per discorrere di arte e
poesia e bevevano "la fata verde" che svelava loro un paradiso
artificiale e causava qualcosa di più di una semplice ubriachezza.
L'assenzio portava all' autodistruzione e tutto ciò contrastava con
i tempi radiosi della Belle Epoque.
L'assenzio oltre che una moda era considerato una musa ispiratrice,
ma per lo più simboleggiava quella malinconia tipica dei periodi
di fine secolo. L'assenzio veniva consumato con un rito:
serviva un bicchiere adatto, un cucchiaino forato, una zolletta di
zucchero, assenzio e acqua.
Veniva versato il liquido verde nel bicchiere sul quale
veniva poggiato il cucchiaino con sopra una zolletta di zucchero
imbevuta di alcool che veniva fatta caramellare con una fiamma,
il caramello colava nell'assenzio e poi a gocce e da molto in alto
veniva versata l'acqua che faceva diventare torbido il verde
tipico del liquore. Lo zucchero veniva usato perchè l'assenzio
era molto amaro. Questo preparato veniva largamente consumato
anche dalle donne. Quando però in Francia divenne la bevanda
preferita dalla classe operaia, venne vietato, sicuramente per
salvaguardare la forza lavoro e la vita delle famiglie.
Grandi consumatori di assenzio erano ad esempio Rimbaud,
Wilde,Van Gogh, Toulouse-Lautrec, Hemingway e Picasso,
oltre a tanti altri.
La maggior parte di questi consumatori impazziva e moriva
giovane perchè l'assenzio non era un semplice liquore,
era un veleno.
E' stato bandito in tanti paesi europei tranne l'Inghilterra,
la Spagna e i paesi dell'Est che ancora lo producono,
ma in forma più leggera e meno dannosa.
Questo libro è interessantissimo e denso di informazioni utili e
ha soddisfatto la mia immensa curiosità sull'argomento.
Riguardo all'assenzio, ero curiosa di assaggiarlo, ma dopo
aver letto tutti i disturbi che causa, ho deciso di starne
lontana.
Anche voi, lasciate che resti mito e letteratura.

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