lunedì 21 novembre 2011

La scrittrice cucinava qui


Per scrivere un saggio, si sa, ci vuole molta curiosità, ricerca e sacrificio.
A tutto questo Stefania Aphel Barzini ha aggiunto una sensibilità
spiccata e un talento umano eccezionale nello scrivere "La scrittrice
cucinava qui" edito da Gribaudo. Solo una scrittrice dalle grandi capacità
poteva raccontarci in maniera così intensa ed emozionante il legame di
dieci scrittrici con il cibo. La Barzini non ha solo analizzato il legame
con il cibo nelle loro opere letterarie, ma è entrata nelle loro cucine
e nella vita di tutti i giorni, quella privata, quella più intima.
Ci sono autrici che hanno avuto un rapporto ambiguo e sofferto con il
cibo, direi altalenante.
Altre, invece, hanno rasentato l'ossessione, amandolo e godendone
il più possibile. Il rapporto con il cibo è lo specchio della femminilità,
di come viene vissuta, è specchio delle proprie radici  e dei ricordi.
A volte addirittura il cibo riempie vuoti incolmabili.
Pagina dopo pagina scopriamo la grandezza e l'umanità di Virginia
Woolf, Gertrude Stein, Simone de Beauvoir, Elsa Morante,
Karen Blixen, Agatha Christie, Grazia Deledda, Harriet Beecher
Stowe, Pamela L.Travers e Colette. Io ho provato una grande
emozione nel leggere di loro, dei loro piatti preferiti, delle loro
abitudini. L'autrice mi ha permesso di entrare nelle loro case, di
vedere le loro cucine, di osservare gli ingredienti, di assaggiare
i loro piatti preferiti e mi ha perfino dato la possibilità di cucinarli
perchè alla fine del libro è presente un ricettario prezioso.
Mi sono sentita arricchita e grata.
Non perdetevi questa meravigliosa opera, ne rimarrete incantati!

2 commenti:

  1. Ti ho trovata per caso e da oggi ti seguirò come lettrice. Ti ringrazio per aver inserito la recensione di questo libro, lo acquisterò sicuramente, buona giornata, ciao
    M.G.

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  2. Affascinante, devo dire che questo tema mi tocca molto da vicino, e non solo come foodblogger (parola che non amo molto, ma per comodità). Mi interessa la comunicazione in tutte le sue forme, e di certo il cibo è comunicazione. E il cibo scritto e raccontato, bè, lo adoro. A presto!

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