mercoledì 8 giugno 2011

I frutti dimenticati

Cristiano Cavina nel suo libro "I frutti dimenticati"
edito da Marcos y Marcos raggiunge uno stato di
grazia. Cavina vive a Casola Valsenio, il paese dei frutti
dimenticati dove si coltivano mele da rosa, pere volpine,
nespole, sorbe, giuggiole, corniole e azzerruole.
Ogni anno, a Casola, ad ottobre si svolge la festa dei frutti
dimenticati. Questo è lo spunto per raccontare una vita,
quella dello scrittore stesso e di tutte le persone che
ha amato. A partire dalla nonna Cristina, nonno Gianì,
ovviamente sua  madre nonchè Suor Luca Maria con i
suoi fiori di Bach e per poi raccontare il vuoto di un padre
che non c'è mai stato.
Un vuoto riempito dalla fantasia, dalla lettura dei libri.
In un momento delicato della sua vita, quando sta
diventando padre, lo scrittore trova un padre mai
conosciuto.
Tutto sembra vacillare, anche il rapporto con
la propria donna.
Cristiano racconta di sè, di ciò che prova, e si sente
condannato a ripetere gli stessi errori di un padre che
ha lasciato un vuoto tremendo.
Il padre è il frutto dimenticato, del quale si vorrebbe
fare a meno, ma non si può.
Perchè a Casola Valsenio si coltivano i frutti dimenticati?
Perchè è necessario, altrimenti nessuno lo farebbe.
Il libro è un intreccio di storie passate e presenti.
Solo dopo aver conosciuto il suo frutto dimenticato
cioè suo padre, Cristiano si sente finalmente in grado
di essere padre, a sua volta e scopre che il figlio
è il suo faro e seguirà stavolta la rotta opposta a
suo padre. Come scrive Massimo Cirri nella prefazione,
"Samo un pò tutti dei frutti dimenticati. Ci salva qualcuno
che sa scrivere di sè e di noi. Intrecciando storia e memoria
come la strada sul fiume. Ci salvano quelli che sanno
fare i ponti. Come Cristiano Cavina."

2 commenti:

  1. Ciao Sara, non manco mai la sagra dei frutti dimenticati, a Casola, è davvero speciale... si trovano tanti piccoli frutti, marmellate, dolci... merita una visita!
    Baci!
    Linda

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  2. Credo di essere stata una dei primi lettori di Cavina e ho amato molto il ragazzino di Alla Grande. Anni dopo, parecchi credo, ho letto Un Giorno Questo Dolore Ti Sarà Utile, di Peter Cameron, e non so esattamente spiegare il perchè, ma mi è sembrato di vederci la versione americana dello stesso ragazzino.

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