venerdì 26 novembre 2010

L' ingrediente perduto


Davvero emozionante ed intenso il
romanzo di Stefania Aphel Barzini
" L'ingrediente perduto" edito da
Sonzogno.
Storia di donne, attraverso ben quattro
generazioni. La prima è Rosalia che,
a dieci anni, parte con la zia poco
più che ventenne per la "merica".
Rosalia lascia l'isola di Stromboli,
" Iddu", il resto della famiglia e tanta
miseria.
Rosalia è la sola della famiglia ad
avere un'occasione di riscatto.
Ma il viaggio è quello dei disperati
e l'arrivo è solo l'inizio di tanti problemi.
Rosalia ama cucinare e ritrovare i sapori
e i profumi della sua terra. Il suo piatto
forte sarà la parmigiana di melanzane,
il filo rosso che unirà nel bene o nel male
tutte le protagoniste di questo avvincente
libro.
La figlia di Rosalia, Connie, odierà la
madre, la sua cucina, le sue origini e
quindi anche se stessa finendo nel
tunnel dell'autodistruzione e causando
troppi danni alla figlia Sandy.
Di generazione in generazione le figlie
pagano gli errori delle madri e non
conoscono l'amore, quello incondizionato,
quello che fa crescere forti e sani.
L'ingrediente perduto non è tanto un
ingrediente culinario, ma sono le radici,
l'identità che, se perse, creano tanto
caos e dolore.
L'ingrediente perduto è anche la
comunicazione quella che se manca i
rapporti si deteriorano fino a fare
sentire le persone sole al mondo.
A parte Connie che rappresenta quella
che in psicanalisi si chiama negazione,
le altre donne di questa storia amano
cucinare, impastare, sperimentare, offrire,
cercano ancora di comunicare le proprie
emozioni all'esterno.
Sarah, la pronipote avrà la possibilità di
scoprire tante verità, di andarci a fondo,
di trovare se stessa e di tornare dove tutto
è iniziato. Solo così ci si salva.

martedì 9 novembre 2010

Due cuori e un fornello

Il libro di Ilaria Mazzarotta "Due cuori
e un fornello "edito da Kowalski per
me è stato una sorta di specchio.
Convivo da diversi anni e in effetti
mi sono riconosciuta in tante
situazioni, buffe o fastidiose.
Mi sono identificata nella signorina
Fiamma, nei suoi gusti, nel suo essere
seduttiva con la cucina.
Il mio compagno sembra il convivente
di Fiamma, non mangia verdure,
adora tutto ciò che è pesante, fritto,
grasso e in più russa. Io non sono così
brava in cucina come Fiamma e non mi
metto in competizione con la suocera,
anche se anch'io amo cucinare i piatti
della mia infanzia e di quella del mio
compagno.
Molte situazioni descritte dalla Mazzarotta
le ho già vissute, superate e il suo libro mi
ha strappato molti sorrisi.
E' un libro scorrevole, leggero (nel senso
buono del termine) infarcito di ricette
eccezionali che farebbero felice qualsiasi 
coppia.
Io, come Fiamma, sono fissata con
tutto ciò che gravita attorno al cibo e
credo che cucinare e mangiare rendano
le persone più felici.
Sono convinta, come Fiamma, che un
uomo si conquisti davvero con del
buon cibo e che grazie alla buona
cucina si crei un legame spesso
indissolubile.
Non resta che cimentarsi nelle
squisite ricette di  Fiamma, lasciarsi
andare ed amare!

martedì 2 novembre 2010

Cucinami


Il libro "Cucinami " di Annamaria Tedesco
edito da Castelvecchi  è un sensualissimo
viaggio nei meandri della cucina, dell'amore,
del sesso. Diviso in capitoli il libro si snoda
in racconti infarciti di succulente ricette
che accrescono la voglia di lasciarsi andare
agli istinti più primordiali. Si tratta di storie
brevi, forse veramente vissute o frutto
dell'immaginazione della scrittrice, in ogni
caso inchiodate alla realtà di una ricetta.
Non si tratta di ricette difficili da eseguire.
Mi ha particolarmente colpito un racconto
in cui una donna si sente trascurata e svilita
da un uomo che si sveglia solo ai pessimi
pranzi di sua madre dandole grande
soddisfazione. Nel rapporto non c'è più buona
cucina, nè intimità e forse neanche più amore.
Lei si vendica e gli propina ad oltranza  i cibi
surgelati della madre e prepara  invece un
menu  ricercato per sè e i figli.
La vendetta continua finchè la protagonista
si rende conto che è inutile e che è meglio
preparare le valigie.
Questo a dimostrare che si tratta di un libro
dolce, piccante, ironico, ma anche amaro,
insomma racchiude tutte le sfumature che
rendono la vita davvero vissuta.