mercoledì 14 aprile 2010

Il perfezionista

E' con grande emozione che scrivo di questo libro,
"Il perfezionista "-vita e morte di un grande chef-
di Rudolph Chelminski(ed. Ponte alle Grazie).
Prima di leggere questa biografia non conoscevo
lo chef  Bernard Loiseau. Leggendo la sua vita, la
descrizione del suo carattere, le sue imprese ho
iniziato ad affezionarmi, ad ammirarlo e poi
ad amarlo. Chelminski lo conosceva bene
e ha voluto tributargli un omaggio dopo la sua
tragica morte, avvenuta la sera del 24 febbraio
2003.
Questo è un libro di una lucidità estrema, dove
si descrivono la vita di un grande chef e
50 anni di storia di cucina francese.
Leggendolo ho imparato tanto di
cucina francese, di stelle Michelin, di
psiche umana.
Ammetto, arrossendo un pò, che alla fine del
libro, ho pianto, un pianto di commozione per
un uomo che ha inseguito un grande sogno,
l'ha raggiunto, ma non ha retto la
pressione, non ha accettato l'inevitabile
lento tramonto e si è ucciso.
Il libro ci spiega i  tanti  probabili motivi
che hanno portato il nostro protagonista
ad un gesto così estremo.
Non ingannatevi, non è un libro triste, tranne
che nel finale, il resto è il racconto dell'inno
alla vita che ogni chef con la propria arte
sottolinea ogni giorno nel proprio ristorante.
Vengono descritte le magistrali preparazioni
dei più grandi chef francesi come Bocuse,
Ducasse, Fernand Point, i fratelli Troisgros
e altri chef francesi degni di nota. Bernard
Loiseau era davvero un perfezionista,
descritto nel libro come "iperbolico, manicheo
ed assolutista",  un vero leader capace di farsi
amare dalla sua brigade.
I suoi collaboratori l'avrebbero seguito in capo
al mondo perchè lo amavano e credevano
nel suo sogno.
Bernard Loiseau non si accontentava di essere
famoso, ammirato e lodato, voleva essere amato.
Ad agosto, il mio compagno e io, abbiamo deciso di
andare in vacanza in Borgogna e spero di riuscire
a fare un salto a Saulieu nel cuore del Morvan
per vedere il Cote D'or, il ristorante (catena Relais &
Chateaux)di Bernard Loiseau, che continua a vivere,
anche senza di lui, grazie alla determinazione della moglie
Dominique.
Spero, dopo il mio viaggio in Borgogna, di avere tante
belle foto, per un post coi controfiocchi!

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3 commenti:

  1. Ma quanto mi garba questo blog con queste interessanti recensioni???? Baci Lauradv

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  2. si molto avvincente la sua vita mi aveva colpito molto il tragico epilogo

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