lunedì 1 marzo 2010

Spaghetti e delitti


Oggi ho deciso di proporvi qualcosa di un pò diverso:un giallo trasversalmente
legato al cibo.
L'autore Roby Paglianti(poliziotto e scrittore)caratterizza, nel suo "Spaghetti
e delitti"(Editrice Laurum), un ispettore burbero e collerico,amante
della buona tavola e della sua Viareggio, città famosa per il carnevale
e le splendide spiagge.
L'ispettore Cosimo Arrighi è alle prese con un caso intricato, l'omicidio di un
certo Cosentini, uomo vizioso, dalla vita dissoluta e dal matrimonio anomalo.
L'ispettore, iniziate le indagini, si muove sulla sua Talbot color panna  alla ricerca
di indizi e interrogando sospettati.
L'indagine seguirà il suo corso e non rovinerò la suspence anticipando
i colpi di scena che fanno di questo un discreto noir.
I tratti del testo su cui vorrei soffermarmi sono le incursioni  dell'ispettore,
con il fidato collaboratore Tony, nei ristoranti e trattorie della zona.
Le scorpacciate di pesce sono descritte con minuzia e procurano, al lettore
buongustaio, crampi per la fame .
Ci si arrende di fronte ai "bocconcini di mare, alle bavette alle aragostelle
con pomodoro, panna e una spruzzata di prezzemolo, agli spiedini  di sogliola 
impanati e passati al forno, unitamente a dei bocconcini di pane, il tutto
contornato da una composizione  di riso zafferano, adagiato sul piatto come
un medaglione e ornato da piccoli pomodorini  a ciliegia e alcune foglie di
menta"o allo "spaghettino con sugo di cicale  e prezzemolo  che aveva dentro
di sè tutto il sapore del mediterraneo e le acciughe fritte che esaltavano il gusto
del fresco vinello."
Ad essere sincera questo ispettore Arrighi mi ricorda molto il comissario
Montalbano di A.Camilleri, a cui dedicherò un post in futuro.
Anche Montalbano ha un carattere scontroso, prova un amore viscerale
 per la sua Sicilia  e il buon cibo.
A parte la somiglianza, credo che Paglianti sia riuscito a fare un buon lavoro
grazie ad una trama investigativa realistica, ben congegnata e ad una discreta
caratterizzazione dei personaggi.
Di sicuro con la descrizione delle spiagge, del porto, della profumata pineta,
del buon cibo, dell'aria buona ,viene voglia di andarsene a Viareggio,
possibilmente tenendosi alla larga dall'ispettore Arrighi e dagli omicidi!

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