Sono rimasta particolarmente colpita dal nobile lavoro
svolto dallo scrittore Michele Marziani e dal fotografo
Davide Dutto nel volume "Il gambero nero"- Ricette
dal carcere, edito da Cibele (http://www.cibele.it/).
I due si sono recati, quasi ogni giorno, per un anno in
un carcere di Fossano, in provincia di Cuneo, per vivere
il rapporto che i detenuti hanno con il cibo.
Ne viene fuori un lavoro di grande umanità dove
i detenuti vengono immortalati nei loro momenti
più quotidiani e soprattutto, verso sera, quando possono
prepararsi la cena, in cella, con mezzi di fortuna e tanta,
ma tanta adattabilità e ingegno.
Il cibo diventa così momento di aggregazione e
condivisione, passatempo, ma soprattutto un momento
quasi proustiano della memoria dove si ricordano
gli affetti, la propria terra e i momenti felici.
Preparare le pietanze, con tempi lunghissimi tiene
occupati la mente e il corpo e dona speranza e
voglia di vivere.
L'introduzione di Michele Marziani ci fa conoscere
meglio e più da vicino i detenuti, la loro dignità
nell'affrontare una prova molto dura.
Le foto di Davide Dutto sono tutte in bianco e nero,
d'impatto e veicolo di forti emozioni e di empatia.
Alla fine del libro ci sono tutte le ricette dei detenuti
che sono gustosissime e da provare per renderli
orgogliosi.
Vi consiglio questo libro per la forza che trasmette,
per la voglia di vivere che trasuda e perchè ci aiuta a
non dare mai niente per scontato, soprattutto la libertà
che Dutto fotografa con gli occhi dei detenuti ed
è rappresentata dal volo di uno stormo di uccelli.
Colomba gastronomica
22 ore fa
Deve essere stata un'esperienza unica, il vedere da vicino la vita oltre le sbarre....Grazie per il suggerimento Sara. Buon fine settimana.
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