Il libro di Gaetano Cappelli "La vedova, il Santo
e il segreto del Pacchero estremo"edito da Marsilio
è un libro pieno di ironia e molto spiritoso.
Il protagonista è Dario Villalta, un gallerista con la
passione, coltivata fin da adolescente, per le vedove.
Dario si ritrova a trattare arte contemporanea, che
in verità lo disgusta e alla quale preferisce di gran
lunga l'arte rinascimentale.
Ad un certo punto compare Vera Gallo, procace
vedova del sud che sembra essere in possesso
di una statua del Mantegna, il Santo appunto.
Con mille sotterfugi, Dario ormai invaghito della
vedova, organizza un' asta segreta per miliardari.
La seconda parte del libro è però concentrata sulla
cucina di un albergo pluristellato di Capri
(sede dell'asta) dove le pietanze sono
sublimemente preparate da Mariasofia Madrasca.
Dall'arte visiva si passa all'arte culinaria.
Nel libro poi si mettono in gioco altri personaggi
che hanno tutti un ruolo importante nella storia
come il psicoanalista Aaron Kaminsky, il titolare
della Ticoart Carmine Palomino, l'oligarca russo
Alexander Dudorov e lo chef imbroglione Elio
di Ilio.
Sulla trama non voglio raccontarvi altro, vorrei
sottolineare invece che in questo libro vengono
sviscerate le mie più grandi passioni: l'arte e la
cucina.
Per questo motivo ve lo consiglio come lettura
a tratti piccante, pepata, divertente e briosa.
Non aspettatevi però di scoprire il segreto del
pacchero estremo...
Nessun commento:
Posta un commento