Rieccomi....scusate il silenzio, ma ero in vacanza ad Ischia
come vi avevo accennato qualche post fa.
Il viaggio è stato bellissimo e ho avuto l'opportunità di visitare
anche Procida, Capri, Amalfi e Positano. Dal punto di vista
mangereccio, la cucina isolana è ottima e ho mangiato
molto pesce, la mia passione. Altre attrattive sono i limoni
giganti di Procida, i peperoncini...
Torniamo ai nostri libri.....
Il libro della settimana è "La stanza delle Spezie"
di Frances Osborne edito da Sperling Paperback.
La scrittrice è la pronipote di Lilla, la protagonista
del romanzo.
Dopo innumerevoli ricerche e interviste ai parenti,
la Osborne ricostruisce la vita di questa sua
bisnonna tanto speciale.
Tutto inizia dall'Imperial War Museum di Londra
dove è conservato il libro di ricette di Lilla.
Il romanzo è un' intricatissima saga famigliare
dove si susseguono avvenimenti felici e non.
Lilla ha una sorella gemella e il legame con lei resterà
sempre molto forte, si separeranno e riavvicineranno
nel corso della loro lunga vita.
Lilla, nata in Cina, legatissima a questo paese dovrà
più volte cambiare sede per via della carriera militare
del marito.
Raccontarvi tutta la trama diventerebbe troppo lungo
e ingiusto perchè vi toglierebbe la sorpresa. Io mi voglio
soffermare sul ruolo che la cucina ha avuto nella vita di
Lilla e forse anche di molte altre donne.
La cucina è passione e diventa un modo per riconquistare
un marito distratto e spesso ostile.
La cucina è sopravvivenza quando Lilla viene rinchiusa
in un campo di concentramento giapponese durante la
seconda guerra mondiale.
Qui regnano la fame e l'indigenza e Lilla è disperata.
Il modo che Lilla escogita per rimanere attaccata alla
vita è scrivere un libro di cucina dove enuncia ricette
e modi per tenere curata una bella casa.
Tutti i ricordi della bella vita dell'infanzia e della
giovinezza affiorano e i consigli di mamma dettati
dall'agiatezza sovrastano i morsi della fame.
La nostra coraggiosa protagonista porta a termine
il libro e sopravvive ai campi di concentramento.
In questo libro ci sono pagine drammatiche, dure
impressionanti, ma vale davvero la pena leggerlo
per la forza che trasmette, la forza della vita che
prende svariate forme e vince su tutto e tutti.
Buona lettura!