lunedì 25 ottobre 2010

La città che profuma di coriandolo e di cannella



"La città che profuma di coriandolo e di cannella"
di Marie Fadel e Rafik Schami, edito da
Garzanti, è un libro straordianario.
E' l'occasione di compiere un viaggio nella
fascinosa Damasco senza mettervi piede.
Rafik Schami è in esilio e non può più
gironzolare per la sua amata Damasco,
e non può quindi scrivere da solo il libro
tanto desiderato.
La sorella  Marie decide di aiutarlo e,
per telefono, gli descrive le vie, i giardini, i
mercati, le botteghe, i profumi e i colori.
All'inizio del libro c'è una cartina con il
centro storico di Damasco.
Camminiamo virtualmente e entriamo in
case di parenti e amici degli autori.
Scopriamo storie di famiglie lontane,
entriamo nelle loro cucine, ci vengono
svelate le ricette e veniamo assorbiti
da una città carica di storia e di tradizioni.
Io ho particolarmente apprezzato il
capitolo in cui si va al suk a scoprire
le spezie più usate in Siria.
Quando sono andata ad Istanbul sono
letteralmente impazzita di felicità nel Gran
Bazar perchè gli odori e i colori delle
spezie erano inebrianti e suggestivi.
Mi è venuta una gran voglia di andare
a Damasco, questo libro me l'ha resa
famigliare dal punto di vista storico,
artistico e culinario.
Trovo gustose e preziose le ricette riportate
in ogni capitolo che sono l'eredità di una
famiglia e di un popolo.
Ogni ricetta è accompagnata da una storia
vera ed avvincente.

"Damasco non misura il tempo con i giorni,
i mesi, gli anni, ma con gli imperi che ha
visto nascere, prosperare, e andare in
rovina.
E' un prototipo dell'immortalità."
Mark Twain

lunedì 18 ottobre 2010

Il ristorante dell'amore ritrovato



Finalmente un libro scritto in uno stato di grazia.
Si tratta de "Il ristorante dell'amore ritrovato"
di Ito Ogawa  edito da Neri Pozza.
Una sera ritornando a casa dopo il lavoro
in un ristorante turco, la giovane Ringo
trova la casa svuotata dal fidanzato che
l'ha lasciata.
Le ha portato via tutte le cose più care,
soprattutto legate alla cucina.
Ringo rimasta impietrita dallo choc perde la
voce. Non sapendo dove altro andare, riparte
per il paese natio da dove era scappata a
quindici anni. Ringo ritrova la madre con
cui ha sempre avuto un pessimo rapporto,
ritrova l'amico Kuma-sun e una  nuova amica,
la scrofa Hermès. Ritrovandosi nullafacente
in un paesino tra le montagne, Ringo pianifica
un nuovo lavoro che coincide con la sua grande
passione, tramandatale dalla nonna: cucinare.
Così nel granaio attiguo al bar della madre
decide di aprire un piccolo ristorante che di lì
a poco diventerà leggenda.
Il cibo cucinato da Ringo  permette alle persone
di innamorarsi, di ritrovare la voglia di vivere,
di trasformarsi da gretti e volgari in perfetti
gentiluomini. In quel ristorante avviene
sempre una metamorfosi positiva.
Ringo sembra possedere doti magiche degne
di un vero alchimista.
Il risultato è che tutti vogliono sedersi a mangiare
"Al lumachino". Solo Ringo non sa che oltre a
quella degli altri può anche trasformare la propria di vita,
sciogliendo i nodi che la complicano.
Io ho trovato questo libro magico, perchè con grande
delicatezza descrive anche i sentimenti più bui e dona
sempre speranza. Mirabili sono le descrizioni delle
preparazioni di cibo, quasi sempre giapponese.
Alla fine del libro vi è un vocabolario che traduce
tutte le pietanze. Questo libro piacerà sicuramente
a chi adora cucinare che è come respirare,
comunicare, pregare. Una preghiera di felicità.

martedì 12 ottobre 2010

Couscous & tortellini



Proprio oggi ho letto tutto d'un fiato la raccolta
di racconti di Katia Brentani edito da EdiGiò.
Si tratta di racconti brevi, ma intensi.
Ho scoperto Katia Brentani scrittrice, al festival
Mangiarlibri di Castelmaggiore (Bo).
Le sue, sono storie di donne di oggi e di ieri,
che portano nel cuore le stesse aspirazioni
gli stessi sogni, pur vivendo una realtà intrisa
di limiti, privazioni, maltrattamenti.
In questi racconti la forza delle donne prende il
sopravvento e la parola che rieccheggia in tutti i
racconti è libertà.
Il racconto più emblematico è quello che da il
titolo al libro, "couscous e tortellini", appunto.
Due donne culturalmente distanti, religiosamente
opposte trovano semplicemente un punto d'incontro
nella fuga da uomini violenti e inutili.
Una, Maria prepara mirabilmente i suoi tortellini
l'altra  Fatima invece il suo gustosissimo
couscous.
I loro uomini, alcolizzati e violenti e forse
ancor più disperati di loro, le spingono
verso il limite e poi verso la libertà.
La Brentani scrive di donne coraggiose,
 forti e volitive che possono realizzare tutto
ciò che vogliono e che sanno sacrificarsi per
raggiungere un obiettivo.
Un libro di grande sensibilità e attualità.

Buona lettura e fatevi sentire!

lunedì 4 ottobre 2010

La vedova, Il Santo e il segreto del Pacchero estremo




Il libro di Gaetano Cappelli "La vedova, il Santo
e il segreto del Pacchero estremo"edito da Marsilio
è un libro pieno di ironia e molto spiritoso.
Il protagonista è Dario Villalta, un gallerista con la
passione, coltivata fin da adolescente, per le vedove.
Dario si ritrova a trattare arte contemporanea, che
in verità lo disgusta e alla quale preferisce di gran
lunga l'arte rinascimentale.
Ad un certo punto compare Vera Gallo, procace
vedova del sud che sembra essere in possesso
di una statua del Mantegna, il Santo appunto.
Con mille sotterfugi, Dario ormai invaghito della
vedova, organizza un' asta segreta per miliardari. 
La seconda parte del libro è però concentrata sulla
cucina di un albergo pluristellato di Capri
(sede dell'asta) dove le pietanze sono
sublimemente preparate da Mariasofia Madrasca.
Dall'arte visiva si passa all'arte culinaria.
Nel libro poi si mettono in gioco altri personaggi
che hanno tutti un ruolo importante nella storia
come il psicoanalista Aaron Kaminsky, il titolare
della Ticoart Carmine Palomino, l'oligarca russo
Alexander Dudorov e lo chef imbroglione Elio
di Ilio.
Sulla trama non voglio raccontarvi altro, vorrei
sottolineare invece che in questo libro vengono
sviscerate le mie più grandi passioni: l'arte e la
cucina.
Per questo motivo ve lo consiglio come lettura
a tratti piccante, pepata, divertente e briosa.
Non aspettatevi  però di scoprire il segreto del
pacchero estremo...